Durante l’ultimo giorno della 49° edizione della conferenza annuale FIAT/IFTA è stato presentato da Laurent Boch e Silvia Proscia del CRITS il progetto “Valutazione della digitalizzazione massiva attraverso il controllo di qualità retrospettivo.”
Entrambi fanno parte delle commissioni FIAT/IFTA, Laurent Boch è membro dell’Executive Council e della Preservation and Migration Commission, mentre Silvia Proscia è membro della Media Studies Commission.
Il lavoro, svolto in collaborazione con Roberto Borgotallo del CRITS e Giuliano Donnini, Danilo Praticò e Maurizio Intaglietta di Teche, si è posto come obiettivo di ottenere una conoscenza statistica sui risultati della digitalizzazione massiva dei nastri Betacam e IMX di RAI finora effettuata. Una conoscenza utile per attribuire valore ai contenuti digitalizzati, giustificare una eventuale dismissione dei supporti nastro originali e valutare come proseguire la digitalizzazione in corso.
Nella digitalizzazione massiva dei nastri, il Controllo Qualità (QC) è stato impostato sin dall’inizio per garantire il miglior risultato possibile, pur dovendo sottostare a compromessi necessari per adattarsi al ritmo elevato richiesto (es. controllo parziale della timeline).
Poiché i supporti originali sono stati conservati per consentire una possibile ri-digitalizzazione nel caso in cui in seguito fossero stati riscontrati problemi nei contenuti digitalizzati, il QC poteva tollerare un certo margine di errore, in quanto recuperabile. Col tempo è però diventato evidente che accedere nuovamente ai supporti originali è particolarmente oneroso, oltre al fatto che i player non saranno disponibili ancora a lungo, probabilmente non oltre la durata del processo di digitalizzazione stesso.
Tutto ciò ha portato all’avvio dell’attività di controllo qualità retrospettivo, su base campionaria rappresentativa, per valutare con una metodologia di QC diversa , se qualità inferiori agli standard accettabili non fossero state rilevate.
La decisione di accettazione originaria al QC è risultata essere corretta nel 98,7% del campione indicando inequivocabilmente la bontà e affidabilità del processo attuale, che sarà ulteriormente migliorato proprio sulla base della conoscenza acquisita con questo studio.