Anno LV - Numero 2 - Agosto 2006
Copertina Indice G.F. Barbieri
Editoriale
La sperimentazione Rai a Torino
Finalista a IBC 2006
Maurizio Tinti
Realizzazione per mezzo di componenti a basso costo di un apparecchio dimostrativo per la misura della emissione umana di campi elettomagnetici a microonde
L’apparecchio descritto in questo articolo, realizzato utilizzando un componente a basso costo dedicato alla ricezione della TV satellitare noto come LNB – Low Noise Block, presente da alcuni anni nel mercato “consumer”, valuta il campo elettromagnetico emesso secondo la legge di radiazione di Planck da una o più persone che si vengano a trovare davanti all’antenna di ricezione. La stazione dimostrativa in cui è inserito si propone di contribuire all’informazione data al pubblico sulla generazione delle onde elettromagnetiche.
Mario Muratori
TV tridimensionale: sarà la volta buona?
Attualmente vi è una forte concorrenza tra i vari settori dell’industria dello spettacolo – in questo articolo sono considerati i videogiochi, il cinema, la televisione e l’home video – ed è sensibile lo sforzo di ciascun settore di eccellere rispetto agli altri, anche dal punto di vista tecnologico, al fine di attirare una maggiore quantità di spettatori.
In questa situazione, la visualizzazione tridimensionale è considerata uno strumento importante poiché è in grado di suscitare una notevole sensazione di immersività e quindi un maggiore appagamento dello spettatore.
Nei vari settori si usano tecnologie di visualizzazione tridimensionale differenti e il grado di utilizzazione delle stesse varia notevolmente. In questo articolo si effettua una disamina dei sistemi utilizzati e delle tendenze in atto.

Maurizio Montagnuolo, Alberto Messina
Progettazione di un sistema fuzzy per l'annotazione automatica dei contenuti multimediali
Questo articolo presenta un framework per la caratterizzazione automatica di contenuti multimediali, basato su tecnologie d i data mining, Semantic Web e logica fuzzy. L’approccio proposto è basato sul presupposto che i fruitori di contenuti multimediali utilizzino implicitamente un sistema di regole di inferenza fuzzy per la caratterizzazione semantica dei contenuti audiovisivi, e sull’asserzione che le regole utilizzate dai fruitori dei contenuti multimediali per inferire i concetti semantici di alto livello, nonché i concetti semantici stessi, non sono definite a priori su classificazioni statiche, bensì definite dinamicamente, sulla base degli schemi caratteristici derivati dalle caratteristiche spazio-temporali estratte dagli oggetti multimediali. L’uso delle ontologie [16] permette di esprimere i concetti semantici (oggetti, genere, eventi, azioni, ecc.) in modo formale, in maniera dipendente dal dominio e comprensibile dalle macchine, mentre l’uso della logica fuzzy permette di esprimere analiticamente il grado di incertezza insito nei modelli di classificazione.