Anno LVI - Numero 3 - Dicembre 2007
Copertina Indice G.F. Barbieri
Editoriale
Mario Stroppiana
Qualità percepita sugli schermi piatti in ambiente domestico
La televisione ad Alta Definizione (HDTV) è potenzialmente in grado di fornire a casa dell’utente immagini di qualità e risoluzione molto più elevate di quelle disponibili con la televisione a definizione standard (SDTV). La percezione di tali miglioramenti da parte dell’utente dipende però molto dalle condizioni di visione domestiche e dalle caratteristiche del display. In particolare, la percezione dell’aumento di risoluzione delle immagini è possibile solo se l’utente dispone di schermi sufficientemente grandi e li guarda da una distanza opportuna. Il significato di schermi sufficientemente grandi ed opportuna distanza di visione è analizzato ed indicato nell’articolo.
Davide Milanesio
Ripetitori DVB-H domestici
I ripetitori DVB-H domestici, noti anche come “Small Gap Filler”, sono dispositivi di bassa potenza progettati per essere installati autonomamente dall’utente finale all’interno della propria abitazione, allo scopo di migliorare la copertura indoor del segnale DVB-H. Dal momento che questi dispositivi irradiano nella banda UHF, è prioritario garantire che non siano generate interferenze che potrebbero disturbare la ricezione, nello stesso appartamento e nel vicinato, dei normali programmi televisivi, analogici o digitali, distribuiti nella stessa banda. Per questa ragione, un nuovo standard è in corso di preparazione presso il DVB. L’articolo riassume i principali requisiti tecnici imposti ai ripetitori DVB-H domestici da que-sto standard e riporta i risultati di verifiche sperimentali sui primi prototipi, condotte in laboratorio e in un appartamento reale.
Mario Muratori
La ripresa stereoscopica
Nel campo televisivo è comune utilizzare una coppia di telecamere - reali oppure, nell’ambito della computer grafica, virtuali – per generare i segnali costituenti una “coppia stereoscopica”.
Un sistema di ripresa composto da due telecamere può essere disposto so-lamente secondo due configurazioni geometriche: infatti, posto che devono giacere sullo stesso piano, gli assi ottici delle telecamere possono essere paralleli o convergere in un punto.
In questo articolo si analizzano le proprietà geometriche delle due configu-razioni, ricavando le relazioni che descrivono la conversione tra lo spazio reale della scena ripresa e lo spazio percepito in fase di visualizzazione.
Il Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica all'IBC 2007