Anno LVII - Numero 3 - Dicembre 2008
Copertina

Coperitina

Indice G.F. Barbieri
Editoriale

SHV - Super Hi- Vision ad IBC 2008 riceve lo Special Award
Rai, NHK e BBC, nell’ambito del Gruppo BTF (Broadcast Technology Futures) dell’EBU, stanno collaborando allo studio dell’SHV (Super High Vision), la televisione del futuro con una definizione 16 volte superiore dell’HDTV. Il contributo Rai al progetto è focalizzato sullo sviluppo delle tecnologie di diffusione della SHV: il segnale SHV, compresso mediante lo standard MPEG-4/H.264, occupa una banda di circa 140 Mbit/s, e grazie al DVB-S2 può essere trasmesso via satellite; detto standard di seconda generazione per la diffusione satellitare, è stato sviluppato dal DVB nel 2003, sotto la guida del Centro Ricerche Rai.
Alla prima diffusione satellitate avvenuta a settembre in occasione dell’IBC 2008 ad Amsterdam è stato assegnato lo “IBC Special Award”. In ottobre dimostrazioni del progetto sono state tenute a Roma, presso il Circolo Sportivo Rai di Tor di Quinto.

DVB-T2 a Torino, il primo esperimento di diffusione in Italia
Il primo esperimento in Italia di diffusione di un multiplex basato sul nuovo standard DVB-T2 è avvenuto a Torino. Presso il Centro Ricerche Rai si è tenuto un incontro con i professionisti del settore che hanno potuto valutare le prestazioni del sistema. Grazie all’uso della codifica MPEG-4 AVC e all’incremento di capacità trasmissiva è stato possibile diffondere un multiplex costituito da quattro programmi in alta definzione (HDTV), utilizzando un canale del trasmettitore RaiWay dell’Eremo (Torino).

DVB-T2 - la nuova piattaforma per la televisione digitale terrestre
di V. Mignone, A. Morello, g. Russo, P. Talone
E’ nato il DVB-T2, la nuova piattaforma di televisione digitale per diffusione terrestre verso terminali fissi o portatili, venuto alla luce a poco più di un decennio di distanza dallo standard attualmente in esercizio (DVB-T). Ha prestazioni vicine all’ottimo teorico, e offre tangibili vantaggi in termini di incremento di capacità trasmissiva a parità di banda occupata, oppure di copertura radio a parità di potenza emessa rispetto al DVB-T. L’incremento di capacità trasmissiva si può quantizzare in quasi il 50%; con le nuove codifiche di sorgente (MPEG-4 AVC) questo vantaggio diventa schiacciante: circa il 300% se si ragiona in termini di numero di programmi trasportabili a pari qualità. In realtà la coppia DVB-T2 / MPEG-4 non è solo la tecnologia per triplicare i programmi trasportati da un multiplex DTT a parità di banda occupata, ma soprattutto è il driver ideale per l’introduzione della televisione ad alta definizione, che può sostituire quella tradizionale senza quasi provocare decremento del numero programmi attualmente diffusi. Il passaggio al DVB-T2 non implica modifiche rilevanti nei siti trasmittenti e nelle antenne riceventi a casa dell’utente, ma richiede la sostituzione dei ricevitori che, con l’occasione, potrebbero adeguarsi alla ricezione della TV ad alta definizione, comunque non possibile con i decoder attuali a standard DVB-T.
Questo articolo fornisce una descrizione delle tecnologie utilizzate dal sistema DVB-T2 e presenta alcuni risultati simulativi che dimostrano come il sistema definito soddisfi ed in qualche caso superi significativamente i requisiti commerciali alla base del processo di standardizzazione.