Evoluzione del VMS - Virtual Microphone System
di Leonardo Scopece
Il sistema VMS
(Virtual Microphone System), basato sulla teoria Ambisonic, è stato realizzato e brevettato dal Centro Ricerche e dall’Università di Parma per consentire, utilizzando una sola sonda, la ripresa multimicrofonica, grazie alla sintesi di più microfoni virtuali. La prima realizzazione, basata su una schiera di 32 capsule microfoniche posizionate su una sonda sferica, è stata ampiamente utilizzata a partire dal 2010, con risultati molto positivi. Successivamente sono stati realizzati prototipi basati su sonde caratterizzate da una geometria differente, ma che sfruttano analoga interfaccia utente e consentono la sintesi dello stesso numero di microfoni virtuali. Tali configurazioni sono indirizzate ad obiettivi specifici. Una configurazione basata su una schiera planare è particolarmente adatta alla ripresa in studi televisivi o teatri, al fine di evitare l’adozione di microfoni individuali a collarino. L’ultima configurazione considerata è di tipo cilindrico, che si ritiene particolarmente adatta alla ripresa musicale, nel caso di strumenti vicini tra loro, perché consente una maggiore direttività rispetto alla configurazione sferica, e quindi una ripresa più dettagliata.
I prototipi basati su schiera con disposizione planare e cilindrica saranno prossimamente oggetto di valutazione sia in camera anecoica, sia in condizioni operative reali.