LeMiniSerie

Nota introduttiva di Gianfranco Barbieri,
Direttore Responsabile di Elettronica e Telecomunicazioni

L’attività di innovazione tecnologica svolta dalla Rai tramite il suo Centro Ricerche ha radici lontane; le problematiche a cui le società di Radiodiffusione dovevano far fronte erano altrettanto sfidanti di quelle odierne e richiedevano il supporto di personale tecnico altamente qualificato nel campo specifico della radiodiffusione. Nell’adempimento dei suoi compiti il Centro Ricerche si è trovato ad essere protagonista di quasi tutte le tappe attraverso le quali è passata l’evoluzione tecnologica del sistema radiotelevisivo. Contestualmente all’attività svolta nei laboratori i ricercatori del Centro hanno sistematicamente documentato i progetti avviati, ed i risultati via via conseguiti, tramite un’ampia gamma di pubblicazioni; tra queste, la Rivista Elettronica e Telecomunicazioni, il cui primo numero è comparso nel 1952 ha sempre costituito un forum in cui gli articoli informavano puntualmente i lettori circa le novità in atto e le soluzioni tecnologiche prospettate. La Redazione della Rivista riceve frequentemente richieste di consultazione di materiale pubblicato nel corso degli anni. Lo scopo dell’iniziativa LeMiniSerie è quello di raccogliere articoli precedentemente apparsi nei numeri di Elettronica e Telecomunicazioni trattano e approfondiscono una singola tematica, con una veste tipografica unitaria, apportando, quando necessario, correzioni e aggiornamenti. Ciascuna raccolta di articoli è disponibile sul sito del Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica della Rai in due versioni, in una versione scaricabile e stampabile (Adobe Acrobat pdf) ed una versione che può essere sfogliata (Adobe Flash swf).

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Errori e Parità
Nel 1948 Claude E. Shannon pubblica un articolo destinato a rivoluzionare la tecnologia alla base delle telecomunicazioni digitali. In tale articolo enuncia quello che è noto come Limite di Shannon, fornendo una relazione fra la capacità massima, in termini di bit-rate, e la larghezza di banda di un canale rumoroso e indica che tale capacità può essere raggiunta grazie all’uso di codici per la correzione degli errori. L’evoluzione delle tecniche di protezione dagli errori, a partire del codice di Hamming fino ai codici LDPC (Low Density Parity Check), ha portato negli ultimi anni al raggiungimento del limite di Shannon. Questa raccolta di tre articoli illustra il ruolo dei codici nelle telecomunicazioni spaziali, nei sistemi di memorizzazione e nei sistemi di comunicazione, per la telefonia e la televisione digitale. La seconda generazione degli standard per la diffusione e distribuzione dei segnali televisivi e, più recentemente, i nuovi sistemi di memorizzazione dati, adottano schemi basati su LDPC.

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Sei Zero Uno ... e il segnale video TV diventa binario
L’evoluzione dei sistemi di codifica digitale dell’informazione video ha origine con l’accordo internazionale, nel 1982, per convergere su un unico formato televisivo digitale: quello normalizzato nella attuale Raccomandazione ITU-R BT.601. I criteri di scelta dei parametri adottati per la codifica del segnale televisivo a definizione standard hanno influenzato non solo la successiva evoluzione dei sistemi di produzione e diffusione televisiva, inclusi quelli basati sugli standard di compressione MPEG, ma sono la base anche dell’evoluzione dei sistemi in alta definizione.
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Italia 90 Italia 90

Italia ‘90 - Il primo passo della HDTV digitale
parte I
Nel 1990, per la prima volta, un segnale HDTV digitale è diffuso via satellite. E’ la prima partita del Campionato Mondiale di Calcio Italia ‘90.
Tale evento è possibile grazie ai risultati del progetto europeo Eureka 256 proposto e attuato da un consorzio italo-spagnolo costituito da Rai e Telettra, per quanto riguarda la componente italiana, e da Telettra Española, Retevision e il Politecnico di Madrid, per la componente spagnola.
Questa prima parte illustra 10 anni di attività. Inizia, nel 1986, con la presentazione dei primi documenti sull’ideazione di un sistema per la trasmissione del segnale video mediante tecniche di compressione basate su DCT e codici VLC. Sono riassunti brevemente i 20 articoli raccolti nella seconda parte. Individua i fattori che hanno influenzato lo sviluppo successivo delle tecniche di codifica video digitale.

Italia 90 N.D.

Italia ‘90 - Il primo passo della HDTV digitale
parte II
Nel 1990, per la prima volta, un segnale HDTV digitale fu diffuso via satellite. Era la prima partita del Campionato Mondiale di Calcio Italia ‘90.
L’evento è ricordato nella terza raccolta de LeMiniSerie, per facilitare la consultazione la pubblicazione è divisa in due parti, questa seconda parte raccoglie i 20 articoli pubblicati da Elettronica e Telecomunicazioni su tale progetto a partire dal 1988 fino al 1993
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Acustica Architettonica e altoparlanti Acustica Architettonica e altoparlanti Acustica Architettonica e Altoparlanti
L’acustica architettonica è fondamentale per la progettazione di un ambiente adatto a un particolare tipo di ascolto come, ad esempio, quello di concerti o conferenze. I tre capitoli relativi a questo tema sono dedicati rispettivamente alle basi teoriche e aspetti fisici dell’acustica, ai parametri di progetto e scelta dei materiali, all’allestimento interno degli ambienti.
Il quarto capitolo è dedicato sistemi di diffusione sonora e intende fornire le nozioni base per la scelta del tipo di diffusione più adatta al contesto in cui deve e vuole operare. Il risultato finale spesso dipende anche dalla scelta del tipo di altoparlanti e dal loro posizionamento.
3D-VMS 3D-VMS Riprese Olofoniche e Ambisoniche - Il sistema 3D-VMS
A partire dal 2007 il Centro Ricerche Rai ha valutato e sperimentato nuovi sistemi di ripresa sonora, avendo come obiettivi l’ottimizzazione dei costi di produzione, una semplificazione dei problemi tecnici e ad un interfacciamento con le attuali infrastrutture di produzione audio. I primi tre capitoli sono dedicati alle sperimentazioni di ripresa con la tecnica olofonica. I successivi tre capitoli sono dedicati al sistema 3D-VMS, basato sulla tecnica Ambisonic. Questo sistema, sviluppato e brevettato dal Centro Ricerche Rai e dalla società AIDA, permette la ripresa multicanale utilizzando un sola sonda microfonica dotata di 32 capsule e la sintesi di un insieme di microfoni virtuali. Grazie all’uso di un joystick è possibile definire in modo semplice sia il polar pattern, sia il puntamento di ciascuno dei sette microfoni virtuali sintetizzabili.
Centro Ricerche prima pagina articolo altoparlanti Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica - La Storia
La raccolta è costituita da due parti che comprendono sei contributi pubblicati, a partire dal 1961, per offrire una panoramica sulle attività di ricerca e sperimentazione sviluppate in Rai ed in particolare presso il Centro Ricerche Rai. Questa prima parte è comprende due articoli pubblicati nel 2009, in occasione degli 80 anni dai primi esperimenti di televisione in Italia.
Centro Ricerche N.D. Da Laboratorio a Centro Ricerche
In questa seconda parte della raccolta dedicata alla storia dell’attuale Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica della Rai sono riprodotte le due pagine di descrizione del Laboratorio del 1961. Le otto pagine che seguono riproducono il pieghevole realizzato nell’ottobre 1963 in occasione della “Fiera internazionale delle comunicazioni marittime e delle telecomunicazioni” di Genova. Segue l’articolo pubblicato nel numero di gennaio-marzo 1965 su “Elettronica“ dal titolo “Il Laboratorio Ricerche della Rai”. Infine è riprodotto l’articolo pubblicato nel numero di novembre-dicembre 1976 di “Elettronica e Telecomunicazioni” e intitolato “ Il Centro Ricerche della Rai”.
DVB N.D. DVB: Digital Video Broadcasting
Il consorzio DVB, nato nel 1993, attualmente conta più di 200 partecipanti, provenienti da più di 35 paesi e ha lo scopo di definire gli standard per la diffusione dei servizi televisivi e dati. Servizi basati sugli standard DVB sono presenti in tutti i continenti e sono quasi 900 milioni i ricevitori in uso.
I numerosi articoli pubblicati da Elettronica e Telecomunicazioni testimoniano l’impegno della Rai e, in particolare, del Centro Ricerche nella partecipazione alle attività del DVB. Gli articoli sono stati suddivisi in tre raccolte de LeMiniSerie.
Questa raccolta comprende 9 articoli,dal 1994 al 2011, dedicati alla diffusione via satellite( DVB-S e S2), alla piattaforma per servizi e terminali domestici (DVB-MHP), agli effetti dell’introduzione dei sistemi di telefonia di quarta generazione LTE sugli impianti d’antenna per la distribuzione televisiva.
DTT N.D.

DVB-T e T2: Digital Terrestrial Television
Il DVB-T è il sistema di diffusione televisiva digitale terrestre maggiormente adottato nel mondo, in 60 paesi con più di 200 milioni di ricevitori installati. Il 4 luglio 2012 si è concluso il percorso, durato quattro anni, che ha portato l’Italia a passare dalla televisione analogica al digitale terrestre.
L’introduzione dello standard di seconda generazione DVB-T2 aprirà nuove possibilità, dato che a parità di banda trasmissiva impiegata si potrà lanciare un’offerta in alta definizione più estesa, superando così i limiti imposti dallo standard attuale.
Questa raccolta comprende 16 articoli pubblicati da dicembre 1999 ad aprile 2012.

DVB - Mobile TV N.D. DVB-H e SH: Mobile TV
Il protocollo DVB-H è stato il primo protocollo DVB specificamente progettato per la fruizione della televisione su terminali mobili. Il DVB-SH è una soluzione completa, a tecnica ibrida di trasmissione, satellite e terrestre, per la radiodiffusione indirizzata alla Mobile TV.
Il Centro Ricerche Rai segue e promuove l’evoluzione di standard che abilitino servizi televisivi mobili, e crea servizi prototipali per DVB-H e DVB-SH.
Questa raccolta comprende 7 articoli pubblicati da dicembre 2005 ad agosto 2009.

 

Raccolte di copertine e indici
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