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TV rallentata per l’accessibilità degli anziani

La tv adattata ai propri tempi

Progetto attivo

Il cinema e la televisione hanno subito una evoluzione straordinaria nei mezzi tecnici come nei contenuti. L’esigenza di stare al passo con i tempi e con una società che vive a ritmi sempre più serrati ha cambiato profondamente il modo di realizzare i programmi televisivi e radiofonici. Il modo di condurre i programmi è radicalmente cambiato dagli anni cinquanta ad oggi, da una televisione in bianco e nero che “entrava” nelle case con discrezione e trasmetteva solo in alcune ore del giorno ad un palinsesto come quello attuale con canali che trasmettono 24 ore al giorno e caratterizzato da ritmi e tempi veloci. Anche l’utente è cambiato, oggi il telespettatore seleziona rapidamente con il telecomando una serie di canali per decidere cosa guardare e con i televisori connessi alla rete seleziona i contenuti e realizza un proprio palinsesto. Le persone con disabilità e gli anziani, per contro, chiedono fortemente la riduzione della complessità del mezzo televisivo e la riduzione delle barriere tecnologiche. Il progetto Stretch TV, avviato da RAI – Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica e da RAI – Segretariato Sociale, si pone l’obiettivo di sviluppare una soluzione tecnologica che permetta di migliorare significativamente la fruibilità dei contenuti televisivi da parte delle persone con disabilità sensoriali e/o cognitive e degli anziani.

Il progetto Stretch TV consente di migliorare la fruibilità dei programmi radiofonici e televisivi, rallentandoli in modo tale da presentarli alla velocità ottimale per i soggetti anziani e per quelli colpiti da disabilità sensoriali e cognitive.

Il sistema rallenta un contenuto avendo come riferimento il livello di benessere cognitivo scelto dall’utente, monitora continuamente la velocità del parlato, la confronta con il livello di benessere scelto dal “utente televisivo” (valore indicato agendo su interfaccia del terminale di fruizione) e adatta, di conseguenza, la velocità di riproduzione del contenuto.

Questa funzionalità “adattativa” consente, per esempio durante la fruizione di un talk-show, di mantenere costante la velocità di riproduzione del parlato di tutti gli interlocutori, rallentando solo quelli la cui velocità di esposizione è superiore alla soglia definita dall’utente televisivo” e, analogamente, lasciando inalterato il parlato più lento della medesima soglia.

Il telespettatore può rallentare la visione dei contenuti televisivi e radiofonici mediante uno specifico controllo che attiva la funzione sul terminale. Ad esempio, per il televisore, mediante un tasto del telecomando, o interfaccia vocale o gestuale; per Tablet e Smart-phone o Personal Computer mediante comandi Touch oppure comandi vocali.

Il rallentamento è realizzato in modo da garantire l’intelligibilità e la qualità del parlato, mantenendo la sincronizzazione con il segnale video del programma televisivo. La comprensibilità di un programma è estremamente soggettiva, per questo si offre al telespettatore la scelta tra differenti percentuali di rallentamento.

Tale servizio potrà essere reso disponibile su diverse tipologie di dispositivi (Smart-TV, Personal Computer, Tablet e Smart-phone) sia su contenuti live che su contenuti on demand (ad esempio, Rai Replay).

Ulteriori informazioni

Rivedere un programma televisivo o vederlo La moviola è da sempre utilizzata per rallentare e rendere più comprensibili le azioni veloci in modo più lento può permettere a molte persone di fruirne in modo ottimale, comprendendo meglio il contenuto ed eliminando il senso di frustrazione che scaturisce dal fatto di non cogliere totalmente ciò che viene detto. Prendendo spunto dagli studi di Zhao e Griffith sull’argomento sono state determinate delle soglie di wpm (words per minute) associate a livelli di comprensibilità diversi. Si è comunque evidenziato come lasciare all’utente la scelta di impostare la velocità del parlato a proprio piacimento consenta una migliore comprensione dei contenuti.

Stretch Tv e le lingue straniere: la tecnologia precedentemente descritta trova applicazioni anche nel campo didattico, favorendo la comprensione delle lingue straniere ed il loro apprendimento. Ascoltare un film in una lingua straniera conosciuta, in modalità rallentata, aumenta in modo significativo la comprensione dei dialoghi e della storia rappresentata. Una metodologia sperimentata da Y.Zhao per apprendere meglio una lingua straniera è rivedere/risentire un contributo audio/video con coefficienti di rallentamento progressivamente decrescenti fino a comprendere l’intero passaggio a velocità originale.

Riferimenti

[1] P. Braga, Parole in azione. Forme e tecniche del dialogo cinematografico, Ed. Angeli, 2012

[2] G. Cosenza, Semiotica dei nuovi media, Laterza, 2008

[3] C. Freccero, Televisione, Bollati Boringhieri, 2013

[4] S. Spina, L’italiano della televisione: una varietà intermedia tra scritto e parlato. Il caso delle dislocazioni, in “Lingua e mass media”, E. Schafroth (ed.), Romanistischer Verlag, 2006, pp. 153-179

[5] A. Lari, Evoluzione della ripresa televisiva e registrazione video in RAI dal 1954 ai giorni nostri

[6] M. A. Cortelazzo, Italiano d’oggi, Esedra, Padova, 2000

[7] F. Sabatini, La comunicazione orale, scritta e trasmessa: la diversità del mezzo, della lingua e delle funzioni, in “Educazione linguistica nella scuola superiore”, Istituto di psicologia CNR, Roma, 1982, pp. 105-127

[8] R. Griffiths, Speech Rate and Listening Comprehension: Further Evidence of the Relationship, in “TESOL Quarterly”, Vol. 26, No. 2, 1992, pp. 385-390.

[9] Y. Zhao, The Effects of Listeners’ Control of Speech Rate on Second Language Comprehension, in “Applied Linguistics”, Vol. 18, No. 1, 1997, pp. 49-68.