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TAG: Disabilità

La disabilità è la condizione di chi, in seguito a una o più menomazioni, ha una ridotta capacità d’interazione con l’ambiente sociale rispetto a ciò che è considerata la norma, pertanto è meno autonomo nello svolgere le attività quotidiane e spesso in condizioni di svantaggio nel partecipare alla vita sociale.[1]

Il mondo della disabilità ha vissuto profonde trasformazioni in epoca contemporanea e, a partire dagli anni settanta del XX secolo, ha preso corpo un’azione di rinnovamento dei servizi e degli interventi a favore del disabile[2]. Il cosiddetto processo d’inserimento dei portatori di handicap, oggetto delle politiche sociali di quegli anni è andato via via affinandosi, sino a diventare un processo d’integrazione. Inoltre, tra i termini inclusione sociale e integrazione sociale vi è una distinzione:

  • L’inclusione sociale è la situazione in cui, in riferimento a una serie di aspetti che permettono agli individui di vivere secondo i propri valori, le proprie scelte, è possibile migliorare le proprie condizioni e rendere le differenze tra le persone e i gruppi socialmente accettabili.
  • L’integrazione sociale è, invece, qualcosa di più profondo, come l’inserimento delle diverse identità in un unico contesto all’interno del quale non sia presente alcuna discriminazione. L’integrazione è intesa come il processo attraverso il quale il sistema acquista e soprattutto conserva un’unità strutturale e funzionale, mantenendo un equilibrio attraverso processi di cooperazione sociale e di coordinamento tra i ruoli e le istituzioni.

Quello di disabilità non è un concetto universale, ma molto spesso la sua definizione è legata al ricercatore e/o al tipo di ricerca che si sta effettuando.

Non esiste a livello internazionale un’univoca definizione del termine, anche se il concetto di disabilità è stato dibattuto in occasione della Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, redigendo un documento finale approvato dall’Assemblea generale il 25 agosto 2006.

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera

Progetti con questo TAG (2)

Attività nell'ambito del Progetto Rai-LIS

Un Avatar per la Lingua dei Segni

La piattaforma Rai Virtual LIS consente di veicolare messaggi nella Lingua dei Segni Italiana mediante degli avatar realizzati in computer grafica 3D, al fine di fornire alle persone sorde segnanti nuove opportunità e scenari di servizio in contesti in cui non sono previsti degli interpreti LIS umani.

Sono stati realizzati quattro interpreti virtuali ed un database di animazioni corrispondenti a circa mille segni.

Progetto attivo

TV rallentata per l'accessibilità degli anziani

La tv adattata ai propri tempi

Il cinema e la televisione hanno subito una evoluzione straordinaria nei mezzi tecnici come nei contenuti. L’esigenza di stare al passo con i tempi e con una società che vive a ritmi sempre più serrati ha cambiato profondamente il modo di realizzare i programmi televisivi e radiofonici. Il modo di condurre i programmi è radicalmente cambiato dagli anni cinquanta ad oggi, da una televisione in bianco e nero che “entrava” nelle case con discrezione e trasmetteva solo in alcune ore del giorno ad un palinsesto come quello attuale con canali che trasmettono 24 ore al giorno e caratterizzato da ritmi e tempi veloci. Anche l’utente è cambiato, oggi il telespettatore seleziona rapidamente con il telecomando una serie di canali per decidere cosa guardare e con i televisori connessi alla rete seleziona i contenuti e realizza un proprio palinsesto. Le persone con disabilità e gli anziani, per contro, chiedono fortemente la riduzione della complessità del mezzo televisivo e la riduzione delle barriere tecnologiche. Il progetto Stretch TV, avviato da RAI – Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica e da RAI – Segretariato Sociale, si pone l’obiettivo di sviluppare una soluzione tecnologica che permetta di migliorare significativamente la fruibilità dei contenuti televisivi da parte delle persone con disabilità sensoriali e/o cognitive e degli anziani.