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TAG: DVB-S2

In telecomunicazioni il DVB-S2, acronimo di Digital Video Broadcasting – Satellite second generation, è uno standard del consorzio europeo DVB Project per la televisione digitale satellitare.

Il sistema prevede la trasmissione di uno o più flussi audio/video digitale della famiglia MPEG-2, utilizzando un sistema di modulazione QPSK o MAPSK, con codifica di canale concatenata.

Esso è stato sviluppato sulla base del sistema DVB-S, attualmente in uso per il broadcasting satellitare, e del sistema DVB-DSNG, utilizzato dagli studi mobili per inviare i contributi in collegamento esterno. Le principali novità introdotte, rispetto agli standard esistenti, risiedono nella capacità di variare i parametri di codifica e di modulazione (VCM, Variable Coding and Modulation) ad ogni trama, e nella possibilità di rendere adattativo il cambiamento di tali parametri (ACM, Adaptive Coding and Modulation), sulla base delle informazioni raccolte dal canale di ritorno di ogni singolo utente.

Verrà utilizzato per tre scopi principali:

  • Trasmissione televisiva broadcast (BS, Broadcast Services) a livello SDTV o HDTV. In tal caso, la trasmissione può essere resa compatibile con il precedente standard DVB-S (BC-BS,Backwards-Compatible BS) o meno (NBC-BS);
  • Servizi interattivi con accesso ad Internet per le applicazioni d’utente. L’interattività può avvenire con un canale di ritorno terrestre, quale la linea telefonica, o tramite il satellite stesso (DVB-RCS).
  • Applicazioni professionali, quali invio di contributi e collegamenti in diretta da remoto, distribuzione televisiva a trasmettitori VHF/UHF terrestri, distribuzione dati e dorsali Internet. Ovviamente, queste trasmissioni non sono destinate al pubblico generale, ma devono essere intese come brevi trasmissioni effettuate da terminali d’uplink mobili o portatili, indirizzate ad un centro di raccolta.

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Progetti con questo TAG (5)

Progetto attivo dal 2018

Early Warning System: un sistema innovativo per la trasmissione satellitare di segnali d’allarme per la popolazione attraverso il segnale DTH DVB-S/S2

Un nuovo metodo per generare e veicolare segnali di allarme per allertare la popolazione in caso di catastrofi naturali attraverso le trasmissioni TV satellitari è stato ideato da Rai-CRITS e proposto in ambito DVB. Il prototipo realizzato ha permesso di verificare in laboratorio l’efficacia del metodo e la retrocompatibilità con i ricevitori DVB-S/S2 esistenti.

Progetto attivo

Le trasmissioni satellitari in S2X e oltre

Il DVB sta attualmente avviando uno studio a livello commerciale, per prevedere l’evoluzione delle tecnologie per la radiodiffusione satellitare, guardando al breve e lungo periodo, oltre le costellazioni satellitari geostazionali classiche, cercando di anticipare lo sviluppo delle tecnologie per i futuri sistemi in orbite basse. Rai-CRIT partecipa a queste attività, nel suo ruolo di guida e partecipazione attiva alle attività del gruppo del modulo tecnico DVB in ambito satellitare, con l’obiettivo di valutare opportunità, tempi e modi di nuovi attività di standardizzazione.

 

Progetto attivo

DVB-S2X: l'estensione del DVB-S2 per il futuro delle trasmissioni via satellite

Prima trasmissione satellitare televisiva 4k in standard DVB-S2X da Torino

Nato come estensione dello standard di trasmissione satellitare di seconda generazione DVB-S2, il nuovo standard DVB-S2X mette a disposizione nuove configurazioni che permettono di ottenere prestazioni migliorate negli scenari S2 (DTH, broadband e interattività, DSNG e applicazioni professionali, contribuzione e distribuzione TV), ed estende i modi di funzionamento per coprire nuovi segmenti emergenti, come la ricezione mobile (aerei, treni, navi, etc.). Il nuovo sistema, basato sulle eccellenti tecnologie del DVB-S2,  introduce elementi innovativi a livello di modulazione, ottenendo un più esteso e granulare range operativo nel rapporto segnale/rumore, e una maggiore efficienza spettrale grazie a nuovi schemi di modulazione e  roll-off più stretti. Con il DVB-S2X si introduce il “channel bonding”: la possibilità di utilizzo contemporaneo di 2 o 3 transponder, per poter trasmettere flussi a capacità molto elevata, nella prospettiva del broadcast di bouquet UHD.

Nel 2014 è stata effettuata presso il Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica Rai la prima trasmissione di un bouquet UHD-4k, HEVC, via satellite utilizzando il nuovo standard di trasmissione DVB-S2X.

Progetto attivo

“Single Illumination”

Nuova tecnologia DVB per servire l'utenza satellitare e alimentare i trasmettitori terrestri

La distribuzione satellitare di multiplex DVB-T2 verso i trasmettitori terrestri dislocati sul territorio richiede oggi transponder dedicati per il trasporto dei relativi flussi T2-MI (Modulator Interface), non direttamente utilizzabili anche per la ricezione diretta domestica mediante ricevitori satellitari. Questo causa una duplicazione delle risorse di banda satellitare necessaria e dei relativi costi. Per superare questo problema, il DVB (Digital Video Broadcasting) ha attivato un nuovo gruppo di lavoro, denominato TM-T-JSI, con lo scopo di elaborare un modo ottimizzato per trasportare multiplex DVB-T/T2 da un head-end nazionale verso i trasmettotiri terrestri, permettendo allo stesso tempo la ricezione diretta mediante ricevitori satellitari commerciali DVB-S/S2.

Progetto attivo

Progetto ESA SCORSESE

Il satellite a supporto delle CDN per la distribuzione di contenuti OTT

L’integrazione tra le reti di telecomunicazioni terrestri e satellitari potrà permettere di distribuire i contenuti OTT sul territorio in modo capillare, alleggerendo il carico delle CDN in occasione dei picchi di traffico, a beneficio dell’effettiva qualità dell’immagine percepita dall’utente.