Versione 6.04 (002)

Progetto ESA SCORSESE

Il satellite a supporto delle CDN per la distribuzione di contenuti OTT

Progetto attivo

Problematiche legate alla distribuzione dei contenuti OTT

La crescita esponenziale del traffico dati in rete legato ai servizi multimediali (OTT: Over The Top), stimolata anche dai dispositivi mobili (smartphone e tablet), e la variabilità nel tempo delle modalità di fruizione dei servizi video da parte degli utenti (eventi live, contenuti on demand popolari o di nicchia, o la cui popolarità può variare improvvisamente seguendo i trend dei social network) faranno crescere sempre più nei prossimi anni il rischio di saturazione delle attuali reti terrestri per la distribuzione dei contenuti (CDN: Content Delivery Network) in occasione dei picchi di traffico, con effetti negativi sulla qualità percepita (QoE: Quality of Experience).

Oggi le reti a larga banda terrestri non consentono ancora una copertura uniforme del territorio, lasciando parzialmente scoperte alcune aree (“digital divide”). Allo stesso modo, l’elevata capacità offerta da ciascuna cella 4G/5G richiederà la realizzazione di un backbone di rete adeguatamente dimensionato, basato tipicamente su collegamenti terrestri in fibra ottica.

Integrazione tra le reti terrestri e satellitari

Per fornire una soluzione a tali limitazioni, è opportuno sfruttare le possibili sinergie tra le reti terrestri di telecomunicazioni (fisse e mobili), incluse le CDN, e le reti satellitari per la distribuzione dei segnali televisivi, mettendo a fattor comune le peculiarità di ciascuna tecnologia.

In particolare, con un orizzonte temporale di 10 anni, è possibile immaginare un’architettura in cui i satelliti per telecomunicazioni sono usati, oltre che per il trasporto tradizionale dei segnali televisivi “lineari”, anche per l’alimentazione dei nodi delle reti CDN per servizi multimediali su reti integrate terrestri/satellitari, scavalcando ove opportuno il backbone delle reti terrestri, con benefici soprattutto in occasione dei picchi di traffico o in siti remoti.

L’architettura dovrebbe includere anche la possibilità di federare le reti CDN internazionali e nazionali, sfruttando il satellite per collegamenti “intra-CDN”, “inter-CDN” e per le reti di accesso.

Il Progetto ESA SCORSESE, avviato nel 2016 con la partecipazione di Nomor, Rai CRIT, Fraunhofer IIS, Jet-Stream e EBU, si è posto l’obiettivo di studiare un’architettura integrata terrestre-satellitare per la distribuzione efficiente di contenuti multimediali OTT ai nodi di una CDN e agli utenti finali.

Nella prima fase del progetto, sono stati definiti i servizi di maggiore interesse e individuati i principali scenari di riferimento. Tra questi, i più promettenti sembrano essere:

  • Satellite per il trasporto dei contenuti audio/video verso nodi CDN integrati nelle reti 5G ad elevata densità
  • Satellite per il trasporto dei contenuti audio/video verso cache locali integrate in gateway domestici
  • Distribuzione intra-CDN verso nodi in movimento (ad es. sulle navi da crociera)

Per i primi due scenari, che verranno estensivamente simulati per valutarne le prestazioni e i benefici rispetto alle infrastrutture attuali, sono già state definite e dettagliate le architetture di riferimento.

 

Ulteriori informazioni

Progetto ESA ARTES 5.1 SCORSESE

The role of satellite in collaborative adaptive bitrate streaming services

  • Prime Contractor: Nomor Research GmbH (Germania)
  • Subcontractors: RAI-Radiotelevisione Italiana (Italia), Fraunhofer IIS (Germania), European Broadcasting Union (Svizzera), Jet-Stream (Olanda)

Riferimenti

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Il progetto “Reti e Protocolli” si occupa di studiare le reti di trasporto dei segnale televisivo dal punto di ripresa fino ai trasmettitori, con l’obiettivo di guidare e accompagnare l’evoluzione tecnologica delle reti Rai.