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Rai Like

analisi dei social network in ambito televisivo

Progetto attivo

La profonda trasformazione nel modo di fruire contenuti televisivi è ormai un dato di fatto, emerge sempre più che i second screen (pc, tablet, smartphone) siano diventati un’estensione strutturale del mezzo televisivo, al punto che i produttori di contenuti sono chiamati ad affrontare la sfida di fornire vere e proprie esperienze di intrattenimento e informazione visualizzabili attraverso diversi strumenti di fruizione in sinergia tra loro.

Da queste considerazioni derivano nuove opportunità per l’intero comparto della produzione televisiva. I social media, in particolare, possono incrementare la conoscenza della percezione dell’utente rispetto ai programmi e allo stesso tempo massimizzare l’audience raggiungibile da più schermi. Il quadro che ci si prospetta richiede di offrire non più semplici prodotti televisivi come audio/video lineari ma veri e propri percorsi esperienziali, una profonda trasformazione dell’offerta televisiva non solo multi device ma ritagliata sulle necessità dell’utente, in grado di cogliere l’utente nelle più diverse situazioni. Questo impone una conoscenza sempre più approfondita dei comportamenti del consumatore.

In questo contesto diventa essenziale individuare quali sono le sinergie tra il mondo televisivo e quello WEB, con particolare attenzione verso i social network e quale livello di integrazione e collaborazione si può raggiungere tra i due mondi.

 

Rai Ricerca e Big Data – Un modello per l’integrazione e la sintesi

Presso il Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica Rai ormai da alcuni anni lo studio sulle tecniche di analisi proprie dei “Big Data” ha portato alla realizzazione di un prototipo dimostrativo completo in grado di mettere a fattor comune diverse sorgenti informative provenienti dal mondo televisivo e dal mondo WEB, tale sistema è in grado di raccogliere e mettere in relazione i dati tipici delle trasmissioni televisive quali EPG e archivi e i dati provenienti dai social network (Twitter e Facebook).

La piattaforma analizza le diverse sergenti di dati utilizzando tecniche di Natural Language Processing (NLP), estrae concetti che vengono associati ad ontologie (per esempio utilizzando i Linked Open Data), tutte le informazioni estratte vengono memorizzate e messe in relazione utilizzando un modello di integrazione e sintesi di dati non strutturati fortemente dinamici.

Sul modello di rappresentazione unificato multi-sorgente è possibile eseguire interrogazioni tramite query mirate per poi passare informazioni a diversi moduli di analisi e visualizzazione per molteplici scopi.

 

La piattaforma Rai Like

La piattaforma Rai Like è nata per effettuare l’analisi, la visualizzazione e l’interpretazione dei dati contenuti all’interno del modello di conoscenza, è costituita da un’applicazione web che consente di navigare nello spazio dei concetti provenienti dalle reti sociali e associato al mondo televisivo anche grazie  all’integrazione della guida dei programmi TV.

Tramite la piattaforma Rai Like è possibile individuare e visualizzare i fenomeni che avvengono sui social network in riferimento al mondo televisivo quali: fenomeni emergenti, la loro evoluzione temporale e le relazioni tra le entità coinvolte. La rete di navigazione concettuale permette di percorrere un cammino attraverso i concetti menzionati all’interno degli eventi televisivi in un particolare intervallo temporale basato sull’andamento delle menzioni durante gli eventi televisivi, permettendo inoltre di individuare il contesto dei concetti e gli eventi televisivi simili.

Di particolare interesse è l’ambito dell’analisi delle comunità, una comunità è un insieme di persone interessate ad un determinato argomento, o con un approccio comune alla vita di relazione, che corrispondono tra loro attraverso i social network costituendo una rete sociale con caratteristiche peculiari. il sistema permette il riconoscimento, l’analisi e la caratterizzazione delle comunità attraverso differenti reti di interazione tra gli utenti con la possibilità di individuare gli utenti influenti e l’evoluzione nel tempo delle comunità stesse, strumento questo di particolare interesse per i motori di raccomandazione per la personalizzazione dei servizi agli utenti.

Inoltre sono stati condotti esperimenti di analisi del “flusso migratorio” degli utenti tra i differenti eventi televisivi nel tempo, con il riconoscimento e la caratterizzazione di argomenti emergenti, relazioni di dipendenza entità-topic e utente-topic, e l’evoluzione nel tempo di tali relazioni. ulteriori sperimentazioni sono state effettuate con l’integrazione dei dati di audience al fine di provare a predirre temi di interesse sui social media analizzando i programmi TV e stimare il successo di una trasmissione TV analizzando i dati provenienti dai social media.

La piattaforma Rai Like può quindi essere sfruttata come valido strumento a supporto del “Social Media Marketing” anche in ambito televisivo, cioè quella branca del marketing che si occupa di analizzare e di generare visibilità sui social media, e verso le comunità virtuali. Prevede una serie di pratiche che vanno dalla gestione dei rapporti online all’ottimizzazione delle pagine web fatta per i social media. Il termine viene, infatti, comunemente usato per indicare la gestione della comunicazione integrata su tutte le diverse piattaforme che il Web mette a disposizione.

 

Digital Storytelling

La piattaforma descritta, oltre ad essere utilizzata come supporto alle scelte di marketing, può essere utilizzata come sorgente di dati per raccontare gli eventi televisivi dal punto di vista degli utenti che li hanno vissuti e commentati, dando vita ad un racconto inedito che vede come protagonisti i telespettatori stessi con la loro percezione e le loro emozioni provate durante la messa in onda di un programma televisivo. Infatti  Il Digital Storytelling ovvero la Narrazione realizzata con strumenti digitali consiste nell’organizzare contenuti selezionati dal web in un sistema coerente, retto da una struttura narrativa, in modo da ottenere un racconto costituito da molteplici elementi di vario formato (video, audio, immagini, testi, mappe, ecc.). Si tratta quindi di una forma di narrazione particolarmente indicata per forme comunicative come quelle proprie del giornalismo (Data journalism), della politica, del marketing, dell’autobiografia, della didattica e nuova frontiera del mondo televisivo per offrire esperienze di informazione e intrattenimento visualizzabili tramite diversi strumenti di fruizione in sinergia tra loro.

Riferimenti

R. Del Pero, C. Schifanella, L. Vignaroli: Tv e Social WEB La seconda vita del contenuto televisivo, in Elettronica e Telecomunicazioni Anno LXIV – Numero 1/2015

Antonini, L. Vignaroli, C. Schifanella, R. G. Pensa, e M. L. Sapino, MeSoOnTV: A media and social-driven ontology-based tv knowledge management system, in “Proceedings of the 24th ACM Conference on Hypertext and Social Media, Paris, France, May 1-3, 2013”, pp. 208-213, 2013

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Tv e Social WEB

La seconda vita del contenuto televisivo

L’articolo descrive i risultati ottenuti nell’ambito della collaborazione tra il Centro Ricerche RAI e il Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Torino nella definizione di un modello di integrazione di dati eterogenei provenienti da differenti basi di conoscenza (archivi televisivi, EPG, audience, social networks, ecc) che contribuiscono alla definizione della “seconda vita” del contenuto televisivo, a partire dalla sua produzione, la successiva messa in onda e proseguendo con i commenti e contenuti generati sul web dagli utenti.

Il modello proposto permette di rappresentare attraverso un unico grafo di conoscenza le differenti entità e relazioni che emergono dal dominio televisivo analizzato.