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Salone Internazionale del Libro 2014

Anche nell’edizione 2014 del Salone Internazionale del Libro di Torino il CRIT ha portato due dimostrazioni di tecnologie direttamente utilizzabili, e, di fatto, utilizzate, per realizzare prodotti culturali. Lo stand del CRIT, che occupava una parte del ben più ampio settore espositivo dedicato alla Rai, ospitava, infatti, un monitor 3D su cui si veniva visualizzato il film teatrale La signorina Giulia ed alcuni sistemi di array microfonici.

Lo spettacolo La signorina Giulia di Strindberg è stato portato in teatro dalla compagnia Teatro di Dioniso nell’inverno 2012 e, nell’estate dello stesso anno, il regista Felice Cappa ne ha curato l’adattamento in film televisivo per RAI 5. Le riprese sono state effettuate nel castello di Racconigi nel formato HDTV stereoscopico da cui si è ricavato il prodotto (in definizione standard) trasmesso il 15 marzo 2014 sulla rete di RAI 5. Dal punto di vista realizzativo è da notare che per girare gli 80 minuti di sceneggiatura si sono impiegati solo quattro giorni e mezzo e che il sistema multicamera adottato ha permesso la registrazione di un’elevata quantità di girato utilizzato poi in fase di montaggio; quest’ultima fase, inoltre, si è svolta nei normali tempi di montaggio previsti per questo tipo di lavorazioni, a dimostrare che la produzione in 3D richiede uno sforzo produttivo paragonabile a quello delle normali produzioni attuali. Gli array microfonici esposti, disponibili per le dimostrazioni di funzionamento, sono apparati composti da un elevato numero di capsule microfoniche disposte su superfici di forma differente. Nello stand erano visibili un array sferico, uno cilindrico e uno piano. Combinando opportunamente i segnali provenienti dalle diverse capsule si possono realizzare fino a sette microfoni virtuali che possono essere orientati a volontà – nei limiti imposti dalla geometria del supporto – e di cui si possono variare le caratteristiche della figura polare. Tali configurazioni possono essere variate in tempo reale durante le riprese, per esempio per seguire una sorgente mobile, oppure in postproduzione. In ambedue i casi tali apparati offrono ampie capacità di adattamento alla scena sonora ripresa minimizzando le dimensioni dell’impianto di ripresa fonica.

Riferimenti

Redazione
09 Maggio 2014