Versione 6.04 (002)

DVB-T2 Lite in Valle d’Aosta

Una sperimentazione di successo

Progetto completato

Il T2-Lite è stato introdotto nel luglio 2011 per supportare la ricezione mobile e portatile e per ridurre i costi di implementazione. Il profilo lite, il primo che utilizza i cosiddetti FEF (Future Extension Frame) è definito come un sottoinsieme del DVB-T2; in particolare sono escluse le configurazioni FFT 1k e 32k, la costellazione 256QAM ruotata e la codifica FEC su blocchi lunghi. Allo scopo di migliorare la ricezione in movimento sono stati aggiunti i FEC 1/3 e 2/5. La complessità del sistema T2 lite è ridotta di circa il 50% rispetto ai normali ricevitori DVB-T2. Il  T2-Lite può essere combinato insieme con il T2 base sulle reti esistenti evitando così di realizzare nuove reti dedicate esclusivamente ai servizi mobili.

Rai CRIT ha condotto una estensiva campagna di misure in laboratorio allo scopo di valutare le prestazioni del T2 lite nelle più svariate condizioni operative. I risultati dei test, nonostante le prove siano state condotte sui primi prototipi disponibili, sono in linea con quanto previsto dalle simulazioni al computer su tutte le tipologie di canale trasmissivo utilizzate.

Per completare la caratterizzazione del profilo lite, il Centro Ricerche Rai, con la collaborazione di Rai Way, ha avviato una sperimentazione in area di servizio per validare le caratteristiche tecniche del sistema, valutare la copertura in mobilità in funzione del livello di campo disponibile e fare esperienza sulla realizzazione di una rete a singola frequenza con le problematiche ad essa collegata (sincronizzazione dei trasmettitori, valutazione delle aree di sovrapposizione delle coperture, ritardi statici inseriti per evitare zone di interferenza ecc.).

La sperimentazione si è svolta in Valle d’Aosta utilizzando i centri trasmittenti di Gerdaz, Salirod, Arpy e Courtil mediante trasmissione sul canale UHF 53. Nella sede regionale di Aosta è stato installato il Gateway che alimenta i due centri trasmittenti mediante collegamenti in ponte radio SDH e distribuisce i parametri di rete necessari, insieme ai riferimenti di tempo e frequenza (1pps e 10MHz) forniti dal GPS, alla corretta sincronizzazione della rete SFN.

La modalità trasmissiva prescelta è quella che combina, mediante l’utilizzo dei FEF, il T2 base, impiegato per la distribuzione di programmi ad alta definizione verso l’utenza fissa, con il T2 lite che trasporta i servizi mobili (bit rate disponibile da 1,6 a 3,3 Mbit/s a seconda del FEC utilizzato).

Per la verifica della copertura e l’acquisizione dei livelli di potenza all’ingresso del ricevitore (da cui, date le caratteristiche dell’antenna ricevente, è possibile risalire al campo disponibile) è stato allestito un mezzo con a bordo il ricevitore T2 lite Sony EVB CXD 2837 che oltre a consentire, mediante un decoder AVC esterno, la visualizzazione del programma mobile trasmesso, registra le informazioni relative allo stato del demodulatore, l’apparato ESVB della R&S per l’acquisizione della potenza ricevuta, gli apparati necessari per associare le misure effettuate con la posizione geografica e la velocità del mezzo (GPS e odometro).

Le prime prove effettuate hanno già permesso di evidenziare l’ottima copertura del profilo T2 lite in mobilità con tutti e tre i FEC utilizzati e le ottime prestazioni su canale mobile anche a velocità elevate.

Sono stati inoltre attivati dei contatti di collaborazione con il Politecnico di Torino (sede di Verres) oltre che con vari settori di Rai Way per l’utilizzo della rete per esercizi di Pianificazione finalizzati all’implementazione della rete DVB-T2 e alla realizzazione di una rete sperimentale di monitoria SFN mediante l’installazione di opportune sonde.

Il test bed ha suscitato grande interesse nel mondo del broadcasting ed è stato utilizzato da numerosi costruttori di ricevitori per i test in area di servizio.

Ulteriori informazioni

Autori: Andrea Bertella, Vittoria Mignone, Sivio Ripamonti, Bruno Sacco, Mirto Tabone

Riconoscimenti

La sperimentazione è stata presentata ad Amsterdam nel Settembre 2014 durante IBC (International Broadcasting Convention) vincendo il premio come “Best Paper”.

Riferimenti

  1. ETSI EN 302 755. V1.3.1. Digital Video Broadcasting (DVB); Frame structure channel coding and modulation for a second generation digital terrestrial television broadcasting system (DVB-T2). European Telecommunications Standards Institute. 2012
  2. A. Bertella, A. Gallo, S. Ripamonti, M. Tabone, 2013. DVB-T2 e DVB-T2 Lite: la sperimentazione in Valle d’Aosta. Elettronica e Telecomunicazioni. Dicembre 2013. pp. 12 to 34
  3. V.Mignone. DVB-T2 Lite: il nuovo profilo “leggero” del DVB-T2 per la TV mobile. Elettronica e Telecomunicazioni. Dicembre 2013. pp. 7 to 11
  4. G. Alberico, A. Bertella, S. Ripamonti and M. Tabone. DVB-T2 LITE: exploiting broadcast HDTV networks for services to mobile receivers. International Broadcasting Convention (IBC). Settembre 2014.