Versione 6.04 (002)

Progetto Bridget

Nuove dimensioni nella creazione e nella distribuzione dei contenuti multimediali

Progetto attivo

BRIDGET (BRIDging the Gap for Enhanced boadcasT) è un progetto co-finanziato dalla Commissione Europea nel contesto del VII Programma Quadro. Il progetto è attivo tra novembre 2013 e ottobre 2016 e vede il coinvolgimento di 9 partner Europei
tra i quali RAI.

L’obiettivo principale del progetto è quello di costruire un sistema per lo sfruttamento efficiente dei canali di pubblicazione che si appoggiano su dispositivi atti ad espletare la funzionalità cosiddetta second screen (per esempio tablet e smartphones) attraverso l’integrazione di tecnologie di analisi e indicizzazione dei contenuti e strumenti di authoring dedicati all’interno della produzione.

Un’applicazione second screen nel contesto dei media e del broadcasting è, in generale, un’applicazione per dispositivi mobili che arricchisce e integra l’esperienza principale, vale a dire la fruizione dei programmi radio-televisivi su canali broadcast quali DTT e satellite, con un’esperienza multimediale correlata, costituita dalla presentazione di contenuti multimediali con i quali gli utenti possono interagire durante o dopo la fruizione principale.

La ragion d’essere di questo progetto di ricerca deriva dalla constatazione che, sebbene le applicazioni second screen siano tuttora discretamente diffuse, soprattutto in ambito commerciale e pubblicitario, non si è ancora instaurato un processo produttivo coerente ed efficiente tale da permettere ai produttori e ai distributori di contenuti di sfruttare al massimo le potenzialità di questo modello di business, in maniera pervasiva per tutti i generi di Progetto BRIDGET Nuove dimensioni nella creazione e nella distribuzione dei contenuti multimediali contenuti, controllandone gli aspetti editoriali in maniera completa. E’ altrettanto chiaro che per gli attori, come RAI, che possiedono un patrimonio d’archivio importante queste tecnologie e questi processi risultano d’interesse strategico anche per la valorizzazione di tale patrimonio. L’impatto atteso dalle tecnologie sviluppate dal progetto è quindi molto elevato.

Il concetto di bridget

Elemento essenziale della concettualizzazione che guida le attività di ricerca e sperimentazione del progetto è il bridget, vale a dire l’elemento che conserva l’informazione di collegamento tra una sorgente multimediale (o una sua parte) e i contenuti di arricchimento. È attraverso la definizione dei bridget che l’autore delle esperienze second screen formalizza e controlla il flusso delle informazioni accessorie e la loro impaginazione grafica. Alla fine del lavoro editoriale, le informazioni accessorie sono
quindi raggiungibili attraverso ponti informativi (ibridget appunto) che generalizzano il concetto di hyperlink nel dominio multimediale.

Approccio tecnologico

Al fine di dimostrare questi concetti il progetto ha scelto un approccio basato sull’impiego di tecnologie all’avanguardia per l’analisi e l’indicizzazione dei contenuti, a supporto di strumenti di authoring specifici. Tra queste tecnologie spicca CDVS (Compact Descriptors for Visual Search), uno standard ISO che specifica un metodo di estrazione e un formato
standard di descrittori compatti per la ricerca visuale di contenuti, cioè il reperimento di contenuti attraverso la specificazione di interrogazioni costituite da elementi visuali (immagini o video) di riferimento.

Assieme a CDVS, il progetto svilupperà strumenti per l’analisi strutturale del contenuto finalizzati a fornire all’autore una base di partenza per la definizione delle parti di programma alle quali associare i contenuti accessori, ad esempio la rilevazione automatica di parti di rilievo, quali interviste e dialoghi, alle quali sarà possibile associare dati multimediali di approfondimento, oppure il tracciamento (clustering) dei volti dei protagonisti di un programma.

Protagonisti

Oltre a RAI, che partecipa con il Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica e con il Centro di Produzione di Torino, prendono parte al progetto grandi aziende quali Telecom Italia e HUAWEI, piccole e medie imprese quali Visual Atoms e CEDEO,
università e centri di ricerca quali Universidad Politecnica de Madrid, University of Surrey (coordinatori del progetto), Fraunhofer HHI e Institut Mines Telecom.

Il consorzio si impegna anche a produrre tecnologie standard, al fine di abilitare la produzione di sistemi interoperabili, soprattutto in ambito MPEG (ISO/IEC JTC 1 SC 29 WG 11). In particolare ha recentemente proposto la definizione di un nuovo standard denominato Media Linking Application Format (MLAF), un formato dati per la rappresentazione delle informazioni
di collegamento tra generici elementi multimediali, in sostanza la versione standard dei bridget.

Riferimenti

Il sito ufficiale di BRIDGET: http://ict-bridget.eu
Standard CDVS: ISO/IEC 15938-13 “MPEG-7 Part 13: Compact Descriptors for Visual Search”
Presentazione MLAF: http://ict-bridget.eu/publications/M35117_4Web.pdf

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